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"In questo romanzo un nuovo itinerario di vita prende corso per il protagonista Gregorio. L'incontro con Norma, l'innamoramento che diventa incanto, stupore. Le attività sportive per godere del dono del corpo che il buon Dio ha fatto ad ognuno di noi e per contemplare la natura fanno dire 'ti lodo perché mi hai fatto come un prodigio'. La notte ormai è avanzata e il giorno si è fatto vicino, la malattia misteriosa è accovacciata alla porta ma non la fa più da padrona. Anche il percepire sottilmente l'orientamento omosessuale che ha fatto capolino nel prolungamento adolescenziale di ambivalenza di affetti si fa strada in una matura attrazione verso l'altro sesso. Gregorio vive l'esperienza della separazione di Norma dal marito, la valutazione negativa della famiglia di lei, il desiderio di avere un figlio; non si vuole ricorrere all'inseminazione artificiale, non si può accedere alla adozione. Esperienze che molti vivono nell'attuale società. Ma Gregorio vuole salire nella vita, non vuole rimanere nella valle oscura, e sale sulla cima del Monviso, un simbolo reale della vetta raggiunta, della vita vissuta." (dalla presentazione di Giovanni Paolo Ramonda)